Dal 19 gennaio è in
vigore il nuovo CCNL Istruzione e Ricerca 2019-21 che, oltre ai benefici
economici, introduce importanti novità normative per il personale della scuola.
Quali sono le
principali novità per docenti e personale ATA? Facciamo il punto in questo
articolo.
NUOVO
CCNL SCUOLA: ASPETTI ECONOMICI
Il contratto prevede
aumenti retributivi, che in gran parte sono stati già erogati con l’anticipo
contrattuale, a partire da dicembre 2022.
Con la firma definitiva
del contratto, si procederà all’erogazione della parte residuale, che consiste
in:
- incremento della RPD per i docenti (in
media 13 euro al mese);
- incremento del CIA per gli ATA (in media
6 euro al mese);
- incremento dell’indennità dei DSGA (65
euro al mese) con i relativi arretrati da gennaio 2022.
Inoltre, il contratto
introduce un compenso una tantum per l’anno 2023, al personale in servizio per
il 2022/23:
· 63,84
euro per i docenti;
· 44,11
euro per il personale ATA.
Tra le altre novità
economiche del CCNL Scuola 2019/21, ricordiamo:
- l’incremento del 10% delle retribuzioni
delle ore aggiuntive per docenti e ATA, con il Fondo per il Miglioramento
dell’Offerta Formativa (FMOF);
- l’aumento delle indennità di
bilinguismo e trilinguismo, di lavoro notturno e/o festivo spettanti al
personale educativo e ATA;
- con il nuovo sistema di classificazione
del personale ATA, ci sarà un incremento di 100 euro e 200 euro degli importi
annuali della prima e seconda posizione economica degli ATA, a partire dal
maggio 2023.
CCNL
SCUOLA 2019/21: NOVITÀ NORMATIVE
Per quanto riguarda gli
aspetti normativi, sono diverse le novità che prevede il nuovo contratto per il
personale della scuola. Tra le principali:
- congedo
obbligatorio di paternità (10 giorni retribuiti al 100%).
Inoltre, l’intero periodo di congedo
parentale per le lavoratrici madri o in alternativa per i lavoratori padri non
influisce sulle ferie ed è valutato ai fini dell’anzianità di servizio;
- tre
giorni di permesso retribuito per il personale
docente e ATA con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico
(31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno);
- regolamentazione
del lavoro a distanza, secondo casistiche specifiche per
docenti e ATA e con regolamento d’Istituto;
- nuova
impostazione delle aree del personale ATA, con
ridefinizione dei profili professionali e dei titoli di accesso. È stata
istituita la nuova area dei Funzionari e delle Elevate Qualificazioni, che
risolve la questione degli AA FF. Inoltre, il nuovo CCNL Scuola introduce la
figura dell’Operatore Scolastico, che insieme alle attività dei Collaboratori
scolastici, si occuperà di assistenza non specialistica agli alunni con
disabilità e di supporto ai servizi amministrativi e tecnici.
- le attività
di formazione dei docenti dovranno essere effettuate in servizio (dentro le
80 ore); in alternativa, saranno retribuite come lavoro straordinario.
Per approfondire le
novità economiche e normative del CCNL Istruzione e Ricerca 2019/21, leggi il
testo del contratto firmato qui
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