Il tanto atteso Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro nel campo dell'Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-2021 è stato ufficialmente firmato il 14 luglio 2023.
Questo fondamentale accordo coinvolge oltre un milione di operatori nel settore educativo e rappresenta un notevole passo in avanti per migliorare le condizioni di lavoro sia per il personale docente che per quello amministrativo.
Tra gli aspetti salienti di questo contratto, spicca l'ulteriore aumento della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e un incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA).
Inoltre, il contratto ha riconosciuto il ruolo cruciale dei tutor e degli orientatori, includendoli nella contrattazione come figure professionali distinte. Questo dimostra l'attenzione del Ministero nei confronti di queste importanti figure all'interno del sistema educativo.
Un altro aspetto di notevole importanza riguarda il personale ATA, che ha ottenuto un riconoscimento significativo. Sono state rivisitate le strutture relative al personale ATA delle istituzioni scolastiche, creando nuove opportunità di sviluppo professionale per circa 182.000 dipendenti.
Il contratto ha introdotto anche diverse misure a favore del personale ATA, inclusa la possibilità di intraprendere percorsi di sviluppo verticale, promuovendo un'assistenza qualificata agli studenti con disabilità.
Nello stesso spirito, le procedure di accesso alle posizioni economiche sono state semplificate, offrendo un percorso di formazione e valutazione più rapido per l'inserimento in una graduatoria triennale.
Inoltre, è stato introdotto un nuovo sistema di classificazione dei profili professionali che valorizza ulteriormente sia il personale ATA che i Dirigenti dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) attraverso una nuova area funzionale.
Il contratto prevede anche maggiori tutele per i lavoratori precari, con il riconoscimento di tre giorni di permesso retribuiti per motivi personali o familiari.
Questa rinnovata intesa contrattuale rappresenta un risultato di notevole importanza nel settore dell'istruzione, portando miglioramenti salariali e maggiori garanzie per gli operatori scolastici.
L'accordo contribuirà ad attirare e mantenere personale altamente qualificato nelle scuole, sottolineando il ruolo fondamentale degli insegnanti e del personale ATA nel panorama educativo del paese.